Layout del blog

Timeline in life

Opinioni di Davide Caroli D.O.

L’Osteopatia è una disciplina olistica. 

Why Time Line ?

Perché la linea del tempo può diventare la principale unità di misura della ns vita. E' famoso l'esperimento fatto su 600 bambini di 5 anni, a cui è stato chiesto di resistere 15 minuti a mangiare il marshmallow che era davanti a loro, per riceverne poi altri due in premio. I 200 bambini che hanno resistito, gli anni a venire, hanno avuto dei punteggi migliori alle università e carriere più soddisfacenti. Gli altri hanno arrancato sotto molti aspetti della vita. Questo evidenzia quanto sia importante avere la visione a lungo raggio della nostra "linea del tempo", per riuscire a resistere al nostro "ego infantile" che come un bambino, cerca le gratificazioni nel breve periodo senza preoccuparsi delle conseguenze del lungo periodo. Un altro vampiro succhia tempo sono le 6 ore giornaliere (di media nazionale 2018) che passiamo su internet. 
Con circa 100 giorni all'anno rubati alla nostra vita reale, alla nostra creatività, socialità e qualità della vita.  

“Se un problema necessita di assoluta concentrazione, simultaneamente interverrà una distrazione assolutamente irresistibile.” Legge di Hutchinson 

Mentre sto scrivendo questo articolo ho già guardato il cellulare due volte, con un dispendio di energia per ritrovare il focus della concentrazione, che mi avrebbe permesso di terminare il lavoro nella metà del tempo. Insomma è tempo di dire basta! Se analizzassimo le nostre giornata con una telecamera, noteremmo un'incredibile quantità di tempo dedicata a notifiche , spazzatura informativa, selfie e video che ci creano un limbo temporale troppo lungo di assenza celebrale e connessione con il Se più profondo. Fortunatamente la distrazione è un’abitudine. Quasi sempre ci distraiamo ogni volta che dobbiamo fare cose difficili o noiose, ma fortunatamente essendo la distrazione un abitudine, basta sostituirla con nuove abitudini più efficaci ed efficienti, per elevare la nostra qualità della vita.

In quanto drogati mediatici incapaci di disintossicarci, occorre rinstaurare un sano legame con la nostra interiorità :D

In molte discipline sportive professionistiche ritirano il cellulare 1, 2 o 3 giorni prima della performance. Molti top manager sviluppato la capacità di lavorare a livelli altissimi per intervalli di tempo, per poi staccare completamente e ricaricare le pile e la concentrazione. In somma non è mai colpa del oggetto ma dell'utilizzo che ne facciamo. Le prime gesta di ogni mattino, sono le più efficaci di tutta la timeline giornaliera. 
Oltre alla meditazione classica, una strategia efficace può essere quella che io chiamo "stretching mente/corpo". Molte semplicemente, basterà anticipare la sveglia di 7 minuti ogni mattina (oppure la sera), dove fra uno snooze e l'altro mi preoccuperò di fare l'appello di ogni comparto muscolare del corpo. Partendo dalla calotta cranica, fronte, occhi, nuca, gola, spalle, braccia, torace, addome, diaframma, ventre, bacino, gambe ecc.. 
Ricerco e rilascio anche le parti che avevo contratto di notte, inizio a visualizzare la azioni della giornata: mi alzo, preparo la colazione, sveglio i ragazzi, mi vesto ecc.. Se ad esempio nella visualizzazione di salire in macchina mi ricordo che ho la macchina da portare dal meccanico per i freni, mi si inrigidisce sicuramente, la mandibola, il collo ecc.. e quindi mi fermo e ricomincio con l'appello, lascio andare la calotta, la fronte, gli occhi, ecc.. quando rimapperò tutta la mia giornata, andrò dal meccanico immaginario, senza nessuna contrattura muscolare, perchè avrò allenato al mente a non trascinarsi con se anche il corpo. In oltre avrò già vissuto tutta la mia giornata con il risultato di poter avere più tempo da dedicare alla qualità del mio lavoro e della mia vita.

Un'altra "ancora" o rituale, utile ad allenare la mente a richiamare l'attenzione velocemente è quello di fare 3 esercizi fisici tutte le mattina. Una buona sequenza, sarebbe mettersi di traverso e supini nel letto matrimoniale con le braccia in dietro agganciate al materasso, per poter alzare ripetutamente le gambe fino a portare le ginocchia vicino alle orecchio ed allungare la catena muscolare posteriore, per multipli di 5. Scendo dal letto faccio multipli di squat con le gambe a multi di 5 e sempre a multipli di 5 piegamenti delle braccia. Questo mi permetterà di riattivare la parte centrale del copro con gli addominali e gli arti periferici con i piegamenti. Se aumenterò di 5 ogni settimana, avrò molteplici benefici. Troverò la mia migliore orma fisica nel giro di poco e con uno sforzo leggero ma crescente, quindi bio_eco_logico. Avrò il mio obbiettivo smart da inserire nella mia timeline per tutta vita. In più, scegliendo uno fra i tre esercizi, avrò un ancora/ritual, da attivare ogni volta che sto per iniziare un lavoro e voglio connettermi velocemente ed efficacemente alla mia concentrazione. In oltre le ancore fisiche ripetute (come la meditazione), sono il miglior modo per connettersi alle parti più profonde della nostra timeline, scollegando il passato scomodo e sofferente ed ancorando il futuro che il nostro destino ci ha già scritto.  

Non rovinare mai il tuo presente, per un passato che non ha futuro.
W. Shakespeare

Ma se questo non ci vinee facile, esistono molte tecniche che con il supporto di un Health Coach, vanno a lavorare sulla creazione mentale del nostro futuro o sul cambio di storia personale. Come è ormai risaputo, ogni evento emotivamente disfunzionale infantile, giovanile o traumatico, ci lascia delle convinzioni mentali come dei filtri di lettura della vita. Questi produrranno rapporti negativi recidivanti o convinzioni limitanti sulla nostra personalità che interagiscono negativamente con la nostra crescita personale, il nostro benessere e nel lungo periodo sulla nostra prosperità. Il nostro "ego infantile" esprime al massimo i propri "capircci" nel difficile passaggio che c'è fra il sapere e il saper fare. 
Cioè se io so (!), che per dimagrire devo correre 7 km ogni due giorni, ma non mi concentro mai abbastanza per trovare il tempo per farlo, non raggiungerò mai la competenza di saperlo fare. Uno dei più classici errori dell'utilizzo del tempo è anche quello di non pianificare al meglio la linea del tempo dei nostri obbiettivi. Questo avviene perchè spesso siamo ansiosi di riuscire e quindi ci diamo degli obbiettivi con timeline troppo brevi con conseguenti risultati deludenti. L'esempio più classico può essere quello della dieta. In primavera diventa la nostra priorità con il sofferente risultato di arrivare in estate affamati e poco soddisfatto. La delusione si trasforma in disagio che produce ansia che placherò con il cibo..
Di contro se "ancoro" il mio peso forma ad uno "valore" di benessere, sarà più facile imbastire un sano stile di vita. Togliere per gradi gli zuccheri in eccesso (compreso i carboidrati) e aggiungere un piccolo appuntamento con il copro o con la mente, nell'arco di un anno sarà comparso il benessere fra le nostre priorità con conseguente maggior tempo dedicato allo stile di vita sano, che mi connetta maggiormente con il mio "me stesso".  

Non è difficile prendere decisioni quando sai quali sono i tuoi valori.
W. Disney

Opinioni di Davide Caroli Osteopata DO

info@piubnessere.com
Autore: Davide Caroli 08 gen, 2021
- Why RUN? Perché la corsa possa aiutarti a vivere e non sopravvivere La corsa amatoriale richiede molta costanza e preparazione, ed è il motivo per cui è estremamente sana. Ruba tempo alle peggiori abitudini, come il divano (tanto amato dagli osteopati e ortopedici) e le lunghe ore su internet, e ti rallenta la mente riallacciandoti con la parte più profonda e spirituale di te. La corsa non offre solo i benefici contro le 3 malattie più drammatiche della società moderna, ma combatte anche quelle degenerative del cervello, attraverso l'elevato uso dell'apparato visivo che è proprietario del 30 % del sistema nervoso centrale, spesso indebolito da eccesso di monitor come TV, computer e cellulari. Correre è uno degli schemi motori di base più completi per sviluppare la nostra capacità fisica e intellettiva, perché oltre alla coordinazione fisica, allena l'attività cardiaca e stimola la combinazione movimento/spazio/tempo/fatica, tanto utile nella vita di tutti i giorni. Sappiamo bene che la base di trasformazione della corsa in cortile con gli amichetti, a disciplina sportiva, è la "campestre" che approcciamo alle scuole medie. E' una gara, di circa 8 km variabili per età, che si corre su terreni erbosi o sterrati. Agli albori era chiamata cross country podistico. Da quando ho imparato a camminare, mi piace correre F. Nietzsche Ci sono tante discipline per vivere ed esprimersi con la corsa, in queste righe mi concentrerò sulla disciplina che ritengo più completa, perché piena di stimoli necessari al mantenimento della stessa. Il termine "trail" dall'inglese significa "traccia", "pista", "sentiero". Il termine venne sviluppato dagli emigranti negli USA del XIX secolo per indicare i percorsi aperti nei nuovi territori in esplorazione. Il Trail Running è stata ufficialmente riconosciuta come disciplina di atletica leggera nell'agosto dl 2015, unendosi alla campestre e alla corsa in montagna. Quest'ultima si differenzia perché predilige il solo terreno montano con elevati dislivelli di salita e discesa. L'apice di questa disciplina si esprime nelle Skyrunning essendo molto corte (2/4 km), estremamente ripide e veloci. Il Trial Running invece ama ogni tipo di terreno in fuori strada che sia collina, montagna, pianura o deserto e cerca di soddisfare al massimo l'appellativo di "corsa in natura". Fango, polvere o neve che sia, di giorno o di notte con la frontale accesa, il Trial Running richiede molto perché offre moltissimo. L'ambiente naturale e lo sforzo fisico che si alterna fra la corsa e la camminata in salita, permettono uno degli scambi energetici preferiti dall'equilibrio psico/fisico, che l'essere umano necessita per vivere al meglio la propria salute. Non è una novità quanto la permanenza nei boschi riattivi i bioritmi più salutari per il corpo umano. Grazie alla vegetazione, ai suoi profumi e colori e al contatto con gli animali selvatici o al pascolo, la corsa in natura non offre solo il beneficio psico-fisico. Offre anche una seconda ricongiunzione con la propria storia evolutiva, soddisfando e gratificando la nostra genetica, che ci ha evoluti posturalmente proprio per raffinare il gesto della corsa. Fin dalla preistoria, siamo riusciti a sfamarci, raggiungendo le prede per sfinimento, perché noi riuscivamo a gestire la fatica seguendo le tracce, al contrario degli animali stramazzavano esausti al suolo. Mi piace correre e mi irrobustisce fisicamente e ancora di più psicologicamente. Gabriella Dorio Il trance agonistico che ti annulla le percezioni circostanti, fra il "bitume" (soprannome ironico dell'asfalto da parte dei Trailer) e la corsa in natura, non è l'unica cosa ad essere diversa. La corsa su strada, capitanata da maratona (42,195 km) e mezza maratona (21km), è mediamente più "articolare" come sforzo fisico, ma più pericoloso per i traumi muscolari da sovraccarico, amplificato dal mancato assorbimento dell'impatto del piede sull'asfalto. Di contro il Trail è più muscolare, anche se sono più a rischio le articolazioni per quelle rare storte che si possono prendere, ma sempre causate da un'errata o scarsa preparazione fisica e propriocettiva. Come ogni disciplina sportiva anche la corsa ha una propria tecnica che fa la differenza fra lo sfruttare ed allenare al massimo il corpo e il rischio d'infortunarlo con relativi stop alla costanza richiesta per mantenere la migliore fisicità muscolare e salubrità. Visto che l'Italia è il paese dell'improvvisazione e quindi della creatività massima, cercherò di esporre le base di un allenamento sano, necessario al raggiungimento di uno stato sportivo non improvvisato per invogliarvi a chiedere poi il supporto di un professionista per evitare i traumi ed andare oltre ai risultati raggiungi in autonomia. Gli allenamenti si dividono in due macro categorie. Aerobici quando correte per più di 30 minuti e dopo di cui gli zuccheri (carboidrati) stanno per terminare e quindi vanno integrati ogni 45 minuti di attività, con miele o "gel" velocemente assorbibili. Anaerobici sono gli allenamenti con intensità altissime ma molto brevi come gli esercizi a corpo libero o le ripetute da praticare per creare massa muscolare. Poi ci sono i "lunghi" che richiedono anche integrazione di alimenti con assimilazione più lenta, perché sono carboidrati più complessi ma a lento rilascio di energia come i panini, frutta secca, barrette proteiche o anche alimenti più classici e quotidiani ma di difficile masticazione. Senza scendere nei dettagli ma fornire la base fondamentale di un sana vita sportiva, possiamo considerare di fare da 2 a 4 volte la settimana di corsa, dove nel week end si fa il lungo, il lunedì il breve di scarico, il mercoledì l'allenamento specifico e il venerdì se si vuole un pò di velocità.. ll tutto chiaramente condito di pochissimo stretching serale, ma fondamentale. Correre è far sì che la mia immaginazione abbia il mezzo per esprimersi e cercare dentro di me la parte migliore di me. Kílian Jornet L'allenamento specifico è semplice ma fondamentale: Corsa skippata: è quasi sul posto con elevata frequenza dove la gamba si alza fino a che la coscia è parallela al terreno mentre l'altra è distesa; Corsa calciata dietro: è una variazione della precedente in quanto la gamba si chiude indietro dal ginocchio alla caviglia. Corsa saltellata: sempre quasi sul posto con lieve avanzamento di balzi verticali rimbalzando contemporaneamente nel contatto al suolo e mantenendo pari le punte dei piedi. Un ginocchio in avanti rispetto all'altro per compensare l'opposto avambraccio si alterna. Corsa ruotata o scalciata: con le caviglie si corre come se si pedalasse in avanti su una bicicletta immaginaria o si simula una scalciata anteriore del cavallo. Corsa balzata: somiglia per tecnica alla specialità del "salto triplo" ma viene sforzata così ogni battuta, idealmente coincide con la massima velocità di corsa. 4 consigli di base + 1 postura - Correre togliendo freni: ovvero sbilanciando il baricentro in avanti; - Correre diminuendo l’impatto con il suolo: più il ginocchio sale, più forte sarà l’impatto con il suolo, più facile sarà avere infortuni; - Correre sfruttando le componenti elastiche degli arti inferiori; - Ridurre al minimo il costo energetico. La corsa è una ricerca della propria pace interiore, e così è una vita ben vissuta. D. Karnazes Sguardo: lo sguardo, come in molti sport determina dove vado. Quindi devo guardare circa 5/10 metri davanti a me nel Trail e 20/30 nel Running. Cosi favorisco una sana lordosi, l'apertura del petto e del diaframma, e soprattutto attivo i prerecettori dei piedi che preparano i muscoli di appoggio del piede in base al terreno che il cervello ha memorizzato pochi passi davanti a noi (utile da allenare per evitare storte) Mento: parallelo al terreno Spalle: aperte, sempre per sfruttare al meglio il respiro e assecondare la corretta posizione del busto. Rilassate durante la corsa. Scapole: leggermente ravvicinate per favorite l'apertura delle spalle e del petto verso il mento, oltre che al movimento delle braccia. Quest'ultimo per ottimizzare l'uso del "ritorno elastico" della catena muscolare incrociata. Se porto al giusto limite posturale le mi articolazioni, avrò un ritorno cinetico che mi alleggerirà l'incrocio gambe/braccia successivo. Braccia: piegate all’altezza del gomito circa ad angolo retto, si muoveranno di conseguenza alle attenzioni sopra citate, avanti e indietro come su dei binari, così da evitare la rotazione del busto e la conseguente perdita di energia. Le mani rilassate, perché stringerle crea un inutile lavoro muscolare, che porta, oltre a perdita di energia, ad una contrazione a livello dei deltoidi fastidiosa e una corsa poco rilassata. Sedere: resta leggermente in fuori, grazie alla posizione del busto e i glutei attivi, per partecipare sia al movimento delle gambe che alal stabilizzazione posturale. Essendo fra i pochi muscoli orizzontali posteriori, fungono da stabilizzatori nell'appoggio monopodalico, che differenzia la corsa dalla camminata. Piede: e qui si apre un mondo! E come osteopata direi che se imparate ad ascoltarvi sia nel corpo che nello spirito, cioè con stretching e meditazioni varie, potrete correre come meglio vi sentite! E' famosa è la performance di Emil Zàtopek che nel '52 vince le tre medaglie d'oro olimpiche nella corsa, nonostante lo soprannominassero "locomotiva umana" per la pesantezza ed inesistente tecnica di corsa. Come appassionato di corsa, preferisco il mesopiede ciè la parte centrale avanzata a scapito del tallone. Consideriamo che l'appoggio del piede è come un elica, dove appoggia con il tallone, va verso l'appoggio esterno del piede torna verso l'interno per terminare con la spinta propulsiva massima con la parte finale del piede/alluce. Questo preclude agli amatori della corsa, che trasferiscono il gesto del passo (rullata tacco/pianta/punta) nel gesto della corsa, il maggior rischio di traumi. Il miglior consiglio è quello di allenare tutti gli appoggi del piede, perché varieranno in base alle distanze da percorrere ed i terreni da solcare. Se attualmente appoggiate leggermente di tallone non è il massimo, ed è fondamentale un cambiamento graduale che deve avvenire con una correzione globale della corsa. La cosa fondamentale è che l’appoggio deve avvenire non troppo avanti ma sotto al nostro corpo, perpendicolarmente al nostro baricentro. Se l’appoggio fosse troppo avanti (e in questo caso inevitabilmente di tallone) andremo ad appoggiare la gamba in estensione, facendo un movimento che è un continuo freno col tallone > attendo che il baricentro del corpo superi il mio piede > accelero spingendo con l'anca, pesando gravemente sulle nostre ginocchia ed articolazioni varie! Piedi: non sono accessori su cui ci appoggiamo per correre, ma partecipano all'ammortamento del peso prima, e della spinta dopo. Quindi qualunque sia la vostra rullata ricordatevi che l’ultima fase, “l’uscita” deve avvenire con il piede dritto mentre l’avampiede sia più in basso del tallone, pronta ad ammortizzare e ripartire in fase di appoggio. Inclinazione del corpo: quella che volete ma immaginate di avere una corda che vi tiri in avanti dall'ombelico e sciogliete le spalle che si corre con le gambe con la contrazione del busto e braccia. PER richiamera l'articolo sulla linea del tempo, ricordatevi di manterne vivo e sano sia il corpo che la passione per la corsa, cercando di non cadere nel correre delle maratone tutti i mesi. Paradossalmente 30 anni fa i tempi nelle maratone e mezze maratone erano più bassi, perché se ne preparavano due/tre all'anno, mentre con i tempi migliori di oggi, 20 anni fa si sarebbe arrivati 49°. Vi saluto con una delle frasi più rappresentative della corsa.. Corro perché se non lo facessi sarei pigro e triste e spenderei il mio tempo sul divano. Corro per respirare l'aria fresca. Corro per esplorare. Corro per sfuggire l'ordinario. Corro... per assaporare il viaggio lungo la strada. Dean Karnazes Opinioni di Davide Caroli Osteopata D.O. info@piubnessere.com
Autore: Davide Caroli 08 gen, 2021
L’Osteopatia è una disciplina olistica.
Autore: websitebuilder 08 gen, 2021
Ci sono molti buoni motivi per interagire con i visitatori del tuo sito. Comunica loro le offerte e le ultime novità o tienili aggiornati con suggerimenti e informazioni.
Share by: